Il segretario provinciale della Lega Michele Mosca che si lamenta dei ritardi nei lavori di elettrificazione della Biella-Santhià mi ricorda un macchinista ferroviere che si lamenta perché il suo convoglio non è puntuale e sbotta: “Ah, se questo treno lo guidassi io…”
No, non c’è lui al timone del progetto che il territorio aspetta da anni e che finalmente avevamo portato, con un’intesa di territorio quasi senza precedenti, all’attenzione della Regione, di Rfi, responsabile delle infrastrutture ferroviarie, e del Governo. Però ci sono i suoi migliori amici, quell’esecutivo di cui il suo partito è azionista forte che, da quando si è insediato, ha chiuso il progetto biellese in un cassetto causando un ritardo di mesi, rispetto al novembre 2018, data nella quale, secondo i piani, si sarebbe aperto il cantiere.
Quindi, se permette, “basta ritardi” lo diciamo noi biellesi a lui. Si faccia valere a Roma, invece di stampare slogan da pesce d’aprile sul suo materiale elettorale.